L’osteoporosi è una patologia che si sviluppa attorno ai 50 anni che va a colpire lo scheletro, riducendo la massa ossea e creando una predisposizione alle fratture, sopratutto di anca, polso e colonna vertebrale.

Quando si sviluppa l’osteoporosi?

Il ciclo vitale dell’osso è caratterizzato da continui cambiamenti nella sua struttura per renderlo funzionale alle esigenze di ogni età.

Il raggiungimento della massima stabilità la si ottiene tra i 18 ed i 20 anni, mentre in nella fase senile, a partire dai 45-50 anni, la

componente erosiva ha la prevalenza andando a minare la  compattezza dell’osso, rendendolo fragile e poroso.

Quali sono i fattori di rischio?

1. Menopausa

La menopausa è il primo fattore di rischio per lo sviluppo dell’osteoporosi. Si calcola, infatti, che il 15% delle donne di 50 anni ne soffrano e addirittura il 50% di chi ha raggiunto gli 80 anni.

Questo perché la carenza di estrogeni porta inevitabilmente l’osso ad indebolirsi più velocemente.

2. La genetica

Le popolazioni caucasiche (europei e nordamericani) ed asiatiche hanno una prevalenza di osteoporosi superiore alla popolazioni africane e di discendenza ispanica.

Sempre di natura genetica è il rischio legato alla storia familiare. La massa ossea si presenta ridotta nelle donne i cui genitori o ascendenti erano osteoporotici.

3. Stile di vita

Fumo di sigaretta, abuso d’alcol, una vita sedentaria e la scarsa assunzione di calcio nella dieta sono tutti fattori che vanno a contribuire pesantemente sullo sviluppo dell’osteoporosi.

4. Farmaci

Alcuni farmaci, sopratutto se assunti con continuità a causa di una patologia cronica, inducono una diretta perdita di minerali dell’osso.

Parliamo di:

  • cortisone
  • anticonvulsivanti
  • eparina
  • anticoagulanti orali
  • protezione per lo stomaco

Quali sono i segni ed sintomi dell’osteoporosi?

L’osteoporosi è una patologia subdola perché spesso non mostra sintomi visibili.

Questo provoca un continuo deterioramento dell’osso senza che la persona colpita se ne accorga.

A volte compaiono dolori alle ossa che, però, sono spesso confusi con contusioni o artrite.

Un segnale evidente dell’osteoporosi è la carenza di vitamina D. Il ruolo di questa sostanza è di facilitare l’assorbimento intestinale del calcio e il riassorbimento a livello renale. Va da se che quando manca la vitamina D, le ossa si indeboliscono. Basta una semplice analisi del sangue per verificarne il dosaggio.

Come si diagnostica l’osteoporosi?

Per diagnosticare l’osteoporosi basta un esame molto semplice e conosciuto: la MOC.

La MOC è un esame strumentale che va a valutare la densità dell’ossa. Non si limita a diagnosticare la patologia, ma permette di valutarne anche il grado di sviluppo e l’evoluzione.

Come prevenire questa patologia?

Fare la analisi del sangue ed eseguire una MOC a scadenza più o meno frequente aiuta sicuramente non solo a diagnosticare l’osteoporosi, ma anche a fare prevenzione.

Puoi aiutarti tanto abbandonando le sigarette e riducendo drasticamente il consumo d’alcol.

A tavola cerca alimenti ricchi di calcio e vitamina D. Ti consigliamo:

  • latte e derivati
  • cereali integrali
  • fegato di merluzzo
  • pesce azzurro
  • uova
  • funghi
  • verdure

Cerca di eliminare il sodio, quindi il sale. Oltre a favorire l’ipertensione, accelera l’escrezione del calcio per via renale.

Fai attività fisica ed esponi la pelle al sole, anche per pochi minuti. I raggi solari, infatti, spingono le cellule a produrre molta Vitamina D. Ricorda però di non farlo durante gli orari in cui il sole è troppo forte ed utilizza la protezione.

 

 

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